Nessun commento

Articoli recenti

La terra degli uomini rossi

Oasis Agosto 2008

Guarani Survival Fund, Rassegna Stampa

di Francesca Casella

La deforestazione ha relegato gli ultimi guarani del Brasile in piccole riserve, dove muoiono di fame e di stenti. Oggi la loro storia è diventata anche un film

Ottocento interviste e tre mesi di seminari. Sono nati così i 230 attori indigeniprotagonisti de “La terra degli uomini rossi”, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Un cast d’eccezione che lascia sullo sfondo i professionisti, Claudio Santamaria e Chiara Caselli. Un film speciale anche per la storia che racconta, quella dei guarani kaiowà del Brasile. Parlarne mi emoziona, non solo per le coraggiose scelte del regista Marco Bechis, ma anche perché il film promuove una serie di iniziative a sostegno di un popolo straordinario, che ha mantenuto la sua identità nonostante secoli di contatto con gli stranieri e immense sofferenze.

Ambientata ai giorni nostri, la trama non potrebbe essere più drammaticamente realistica. Nel Mato Grosso do Sul, i fazendeiro conducono la loro esistenza ricca e annoiata. Possiedono sterminati campi di coltivazioni transgeniche e trascorrono le serate in compagnia dei birdwatcher. Ai limiti delle loro proprietà, i guarani vivono ammassati in squallide riserve, minuscole porzioni di quelle che un tempo erano le loro terre ancestrali. I territori sono troppo piccoli per sostentarli con la caccia e la pesca. I bambini soffrono la fame e molti adolescenti, rimasti senza prospettive, si suicidano. Stanchi di aspettare l’intervento delle autorità che spesso prendono le parti dei più potenti, i guarani decidono di rioccupare le loro terre, anche a costo della vita. Survival combatte a fianco dei guarani da oltre vent’anni. La situazione è grave ma il loro destino non è segnato, nonostante le nuove minacce dovute all’ampliamento delle coltivazioni per i biocombustibili. I guarani rifiutano qualsiasi forma di assistenzialismo. Vogliono solo terra a sufficienza per vivere. Con le donazioni degli spettatori, il Fondo per i Guarani istituito da Survival in occasione del film si prefigge di trasformare questa rivendicazione in realtà, promuovendo il riconoscimento dei loro diritti da parte del governo brasiliano. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo evitare che la storia si ripeta.

Il 4 settembre, alle ore 20, proiezione presso il Cinema Anteo di Milano. Seguirà un dibattito, con la partecipazione dei guarani protagonisti del film. I proventi verranno destinati ai guarani. Info: 028900671.

Scarica l’articolo in formato pdf

ufficio stampa_19 August, 2008

Lascia un commento

XHTML: You can use these tags: